In una bella sala gremita di PF ha condotto l'incontro Marco Deroma sollecitando con diverse domande il Presidente Bufi sui diversi cantieri aperti : la casa della consulenza, mifid II, Enasarco. La remunerazione.
Un bravo va detto a Bufi che è riuscito ad intrattenere la platea convogliando le risposte verso quello che ha fatto L'Anasf in questi anni. Ed anasf ha fatto molto.
Le mia considerazione è che molto spesso si perdono delle grandi occasioni per far intervenire in un corretto dibattito gli associati dell'Anasf ed oggi ne è stata la prova. Mai una volta dal palco ne da Marco Deroma e neppure dal Presidente Bufi sono scaturite delle domande: voi cosa ne pensate dell'evoluzione della professione? Voi che ne pensate di quanto stiamo facendo per ENASARCO ?
E la casa della consulenza come la vorreste? E così via domandando.
Si è parlato del passato e non ci si spinti neanche un millimetro nel futuro, l'associazione che vorrei dovrebbe farmi vedere cosa succederà in futuro, dove andrà la nostra professione/attività cosa stiamo mettendo in atto affinché si raggiunga l'obiettivo.
Si va avanti guardando indietro non accorgendoci che alcune "battaglie" non hanno più valore, far passare come una grande conquista il cambio di nome da PF a Consulenti Finanziari, nel momento in cui sembrerebbe che avanzi balzellon balzelloni la negoziazione dei fondi comuni d'investimento sulla borsa valori, è come "guardare il dito invece della luna".
L'iscrizione in massa di dipendenti bancari ad APF, con un alta percentuale di coloro che hanno i requisiti di legge per ottenere l'abilitazione, senza dover sostenere la prova valutativa, è un fatto che modificherà i rapporti di forza presenti oggi negli organismi rappresentativi.
Il mio punto di vista è che una Associazione che vuol crescere dovrà confrontarsi con le sue anime interne e dovrà avere una grande capacità di sintesi e di visione del futuro, questo è quanto auguro ad ANASF.
Un'associazione è per definizione un unione di persone quando l'unione d'intenti viene a mancare perché s'ignorano le persone le stesse si riuniscono in una nuova associazione nella quale vi sia comunione d'intenti.
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