Il risultato è stato ottenuto per una quota di circa l'80% dal segmento retail delle banche.
Un trend destinato a proseguire,sempre secondo l'articolo,nei prossimi anni "alimentando anche nel medio periodo una maggiore domanda di servizi di gestione professionale del risparmio". Continua con: "a tale sviluppo contribuirà anche l'evoluzione dei modelli di business volti a supportare l'attività di consulenza finanziaria, anche tramite l'attività di promozione e collocamento fuori sede attraverso i dipendenti bancari abilitati".
Alla buon'ora potremmo dire, anche le banche si sono accorte che la formazione dei propri operatori, anche attraverso l'ottenimento dell'abilitazione al ruolo di promotore finanziario e i supporti per la Consulenza gli permetteranno di aumentare il loro business.
Ma è proprio questo l'orientamento?
Oppure possiamo immaginare che oggi visti i tassi d'interessi ridottissimi e la difficoltà a collocare prodotti bancari è meglio ritornare ai Fondi Comuni d'Investimento.
Niente di nuovo sul mercato del risparmio, è nella tradizione, quando alle banche interessa collocare Fondi Comuni invece di altri prodotti non c'è profilo del Cliente che tenga, si collocano i FCI alla faccia della MiFID.
Siamo ancora ben lontani dalla Consulenza Finanziaria necessaria ai clienti.
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