La novità positiva per il maniscalco è stata quella di spostarsi fisicamente verso il luogo dove c'è il lavoro. In questo modo è lui che pianifica la sua giornata e programma gli interventi da fare.
Nel mondo dei servizi finanziari è accaduto la stessa cosa, la vecchia modalità di servire i clienti è superata nei fatti, le filiali che erano i punti di riferimento nel territorio hanno perso questa funzione, o meglio l'hanno mantenuta solo per una parte di clientela. Di fatto tutte le grandi banche hanno ridotto il numero di fliali e di agenzie e di conseguenza anche il numero di addetti "tradizionali". Mentre aprono nuovi percorsi e nuove modalità d'incontro con la clientela.
Questo cambiamento epocale è positivo o negativo per i clienti? E per i colleghi bancari?
Per i clienti può essere solo positivo al punto di poter avere un operatore con il quale relazionarsi che non cambierà ogni due o tre anni ma lo seguirà per molto tempo. Ottenendo in questo modo la possibilità di costruire un progetto sostenibile e proprio per questo modificabile nel tempo. Inoltre il cliente ha la possibilità di mantenere o sostituire l'operatore di riferimento a suo insindacabile giudizio.
Per i colleghi bancari, per i molti di loro che sono appassionati del proprio lavoro, per coloro che hanno coscienza dell'importanza della relazione personale e professionale, e che hanno saputo costruire un corretto rapporto con i clienti, per costoro si apre una prateria di possibilità che li porterà ad avere grandi soddisfazioni professionali ed economiche.
Per i promotori finanziari, che da diverso tempo hanno costruito il loro successo cavalcando l'onda dei continui cambiamenti, derivanti dell'andamento dei mercati o dalle molteplici regole imposte in questi anni, comprendendo la negoziazione dei fondi sulla borsa italiana sino alle regole imposte da Bankitalia sulla remunerazione, per loro il cambiamento ne sono certo sarà un importante stimolo per fare ancora meglio.
Per chi ha passione nel proprio lavoro, per chi crede che la relazione tra essere umani sia un valore, per chi crede che il cambiamento sia un modo per migliorarsi può solamente mettersi in cammino per trovare il proprio luogo per realizzarsi.
Rifletti!
L'intaprendenza del "gua" friulano (il tuo "moleta", Angelo!)
RispondiEliminaLe stesse considerazioni le feci una quindicina di anni or sono, quando a Muggia, una cittadina vicinissima a Trieste e già a ridosso della cortina di ferro, comparve una mattina un misterioso camper, fuori del quale si allungò in breve tempo una fila di persone, tra le quali salutai alcuni miei clienti, il macellaio ed un ristoratore, che mi svelarono il mistero: il camperista, al quale la precedente attività di concessionario auto non era nadata propriamente bene, aveva attrezzato con delle mole il "soggiorno" del camper nel quale viveva e col quale si spostava in tutti i paesi, a fare un mestiere che già allora stava scomparendo.