Oggi grande partecipazione alla "Marcia Repubblicana a Parigi" moltissimi cittadini e tutti i rappresentanti delle istituzioni europee. Capi di governo e vari ministri hanno partecipato a questo evento e forse per la prima volta dalla fine della 2^ guerra mondiale si sono ritrovati assieme su un unico obiettivo.
Voglio sgombrare il campo ad ogni eventuale dubbio: io sto con Charlie e con la libertà di pensiero senza se e senza ma. Preferisco vignette blasfeme al rumore degli spari dei kalasnikov ed al silenzio di moltitudini di poveri cristi. Alla manipolazione di molti altri che sono convinti di lottare per la loro liberazione, quando nella realtà vengono usati per mantenere i ricchi e potenti signori della guerra e del petrolio, perché questi possano continuare a vivere da straricchi alle loro spalle, mentre essi continueranno ad essere poveri e sottomessi.
Molto spesso, l'ho appena fatto anch'io, citiamo l'occidente democratico e liberale in contrapposizione con le altre parti del mondo che non sono democratici e liberali. Ma è veramente questa la giusta suddivisione?
Forse sarebbe meglio dire che le potenze economiche, in qualunque parte del mondo si trovino, giocano il loro ruolo di mantenitori del potere, sullo scacchiere mondiale. Usando qualsiasi mezzo per salvaguardarlo.
Durante l'occupazione Sovietica dell'Afghanistan, gli USA, o sarebbe meglio dire chi detiene il potere negli USA, hanno addestrato e armato i Talebani per combattere i sovietici, perché correvano il rischio che i guerriglieri Pashtun avrebbero vinto la guerra è si sarebbero resi indipendenti sia dagli USA che dai Sovietici.
L'amministrazione Bush, non il popolo americano, ha inventato prove inesistenti per attaccare l'Iraq con una guerra sanguinosa che non ha avuto ancora fine, aprendo le porte al terrorismo. Nel tentativo di portare la "democrazia" in Siria, si sono addestrate e armate bande di terroristi come Al Qaeda e l'Isis perché abbattessero Assad, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti noi.
Per terminare il terrorismo basterebbe non vendergli le armi, non addestrarli e bloccargli le fonti di finanziamento. Semplice vero!
Oggi a Parigi i cittadini in piazza hanno confermato i valori della democrazia: libertà, fraternità e uguaglianza, con l'aggiunta della solidarietà su questa strada forse si è incamminata l'Europa.
La mia speranza è che sia nato il gennaio 2015 e che porti i profondi cambiamenti che portò il maggio 1968 nel mondo.