giovedì 26 febbraio 2015
Mettersi in cammino.
mercoledì 18 febbraio 2015
Piketty: la disuguaglianza.
Thomas Piketty nel suo "Il capitale nel XXI secolo" pone l'accento sulla disuguaglianza come fattore determinante delle crisi del capitalismo. In una prima analisi mette a confronto il PIL mondiale e il reddito pro capite per continenti e via via per regioni.
A livello mondiale, la popolazione è, nel 2012,vicina ai 7 miliardi, e il Pil supera leggermente i 70.000 miliardi di euro - da qui un Pil pro capite quasi esattamente pari a 10.000 euro.
Se sottraiamo il 10%(svalutazione del capitale) e lo dividiamo per dodici, otteniamo una cifra equivalente a un reddito mensile medio di 760 € pro capite- dato, di per sé, forse più eloquente. Con questo criterio è stata elaborata la tabella seguente.
La distribuzione del PIL mondiale nel
2012
|
||||||
|
Popolazione
(in milioni di
abitanti)
|
PIL PIL
(in miliardi pro capite
di euro 2012)
|
Equivalente reddito mensile
pro capite
|
|||
Mondo
|
7.050
|
100%
|
71.200
|
100%
|
10.100
€
|
760
€
|
|
|
|
|
|
|
|
Europa
|
740
|
10%
|
17.800
|
25%
|
24.000 €
|
1.800 €
|
Di cui Unione Europea
|
540
|
8%
|
14.700
|
21%
|
27.300 €
|
2.040 €
|
Di cui Russia/Ucraina
|
200
|
3%
|
3.100
|
4%
|
15.400 €
|
1.150 €
|
|
|
|
|
|
|
|
America
|
950
|
13%
|
20.600
|
29%
|
21.500 €
|
1.620 €
|
Di cui USA/Canada
|
350
|
5%
|
14.300
|
20%
|
40.700 €
|
3.050 €
|
Di cui America Latina
|
600
|
9%
|
6.300
|
9%
|
10.400 €
|
780 €
|
|
|
|
|
|
|
|
Africa
|
1.070
|
15%
|
2.800
|
4%
|
2.600 €
|
200 €
|
Di cui Africa del Nord
|
170
|
2%
|
1.000
|
1%
|
5.700 €
|
430 €
|
Di cui Africa subsahariana
|
900
|
13%
|
1.800
|
3%
|
2.000 €
|
150 €
|
|
|
|
|
|
|
|
Asia
|
4.290
|
61%
|
30.000
|
42%
|
7.000 €
|
520 €
|
Di cui Cina
|
1.350
|
19%
|
10.400
|
15%
|
7.700 €
|
580 €
|
Di cui India
|
1.260
|
18%
|
4.000
|
6%
|
3.200 €
|
240 €
|
Di cui Giappone
|
130
|
2%
|
3.800
|
5%
|
30.000 €
|
2.250 €
|
Di cui altri
|
1.550
|
22%
|
11.800
|
17%
|
7.600 €
|
570 €
|
|
|
|
|
|
|
|
Fonte: Tabella 1.1. Il Capitale nel XXI secolo - Thomas Piketty
La disuguaglianza è evidente , i due estremi sono un reddito pro capite di 3.050 € nelle regioni più ricche (USA-Canada) ed un reddito pro capite di 150 € dell'Africa subsahariana. Un cittadino nord americano ha un reddito di 20(venti) volte superiore ad un cittadino Africano.
E ci sono delle persone che ancora oggi si chiedono perché ci sono tanti migranti dall'Africa all'Europa.
Rifletti!
giovedì 12 febbraio 2015
iSocial...

sabato 7 febbraio 2015
Caro Alexis: ma sei venuto a cercare coraggio in Italia?
Ricevo e pubblico.
Ci sono andati la Merkel e Hollande da Putin a trattare il piano di pace per l'Ucraina. L'iniziativa politico-economica che amiamo tanto chiamare europea è in realtà franco-tedesca, da sempre. Con il benestare ed il caloroso invito della superpotenza d'Oltreoceano, la più grande del mondo, che se non esistesse il male incarnato in qualche angolo del pianeta se lo dovrebbe inventare ogni volta per mantenere il primato proprio e la propria ricchezza. Diciamo che in questo ha sempre avuto fortuna. Qualcuno cui raddrizzare la schiena l'ha sempre trovato. Qualcuno cui sparare sulla testa a fin di bene.
Chissà se scrivere nel documento finale del summit Nato 2012: «Georgia e Ucraina entreranno a far parte della Nato» sia stata davvero una buona idea. Chissà se quando lo si è scritto l'intenzione era davvero quella di stabilizzare la regione Eurasiatica: ipotizzando una roccaforte del Patto atlantico a 500 km da Mosca. Chissà se le forze di intervento rapido del Readiness Action Plan pronte a partire "Punta di lancia" in resta non s'era deciso che dovessero partire ben prima dello sconfinamento dei carri russi in terra ucraina.
Certo è che noi italiani, anche questa volta, con il nostro bel Ministro della difesa Roberta Pinotti, facciamo la nostra porca figura, facciamo gli inservienti: già data la disponibilità a partecipare. Ce l'abbiamo nell'animo la convenienza, a volte, mi viene da pensare, la servitù. E poi una doppiezza incomparabile.
Tsipras è corso l'altrieri da Renzi a cercare sostegno e gli è forse anche parso di averlo ricevuto, dal momento che le parole del premier italiano sono state: «Dobbiamo leggere nelle elezioni greche il messaggio di speranza di una generazione che chiede più attenzione e riguardo per chi sta subendo la crisi».
Ma l'indomani, ieri, la Banca Centrale Europea ha revocato alle banche greche la possibilità di ottenere liquidità consegnando in garanzia titoli del debito pubblico di Atene. Ah be', allora se l'aria è cambiata si cambia la bandiera. Ed ecco Matteo correre a sostenere oggi che la decisione della Bce è stata «Legittima e opportuna». Da non credere. E nessuno che lo dica, che faccia rilevare l'arlecchinesca, la vergognosa contraddizione.
Dopo il 28 febbraio gli istituti di credito ellenici potranno essere finanziati soltanto attraverso lo sportello di emergenza della Banca centrale nazionale, la cosiddetta Emergency Liquidity Assistance (ELA). Sarà però un denaro più caro, messo a disposizione dalle Banche centrali nazionali che tuttavia – che bizzarra cosa! – si accollano costi e rischi per intero ma non hanno la potestà decisionale, che resta in capo alla Bce, che con la maggioranza dei due terzi dei votanti potrà fare ciò che vuole.
Ad esclusiva tutela di finalità perseguite e compiti da assolvere per la prosperità e la gloria dell'Eurosistema. E che cosa sia l'Eurosistema lo vediamo anche oggi. A trattare in Ucraina.
A presto.
Edoardo Varini
venerdì 6 febbraio 2015
Consulentia 2015
Datevi una mossa se volete incidere sul vostro futuro sembrerebbe voler dire Giuliani con la sua provocazione. Questa è la mia interpretazione della provocazione di Giuliani il quale l'ha ribadita ben due volte, nell'intento di far capire a chi non vuole capire.
Questa risposta Giuliani l'ha data a fronte di una domanda che intendeva conoscere quali fossero i costi che le Aziende sopportano per gestire le norme relative alla compliance.
La brava e competente Germana Martano, direttore generale dell 'Anasf, che conduceva la tavola rotonda ha brillantemente superato l'ostacolo con grazia e savoir-faire. D'altra parte non era compito di Germana Martano dare risposta a questa interessante "provocazione", forse era compito del Presidente Bufi che ne aveva la possibilità nel suo intervento conclusivo, ma che ha glissato su questo tema, senza nemmeno considerarlo.
E questo è stato un peccato perché, se si fosse colto la "palla al balzo" la risposta avrebbe potuto essere questa: i promotori finanziari sono partner o dipendenti?
Se siamo considerati partner, così come sembra emergere ogni volta che si incontrano, nei convegni, le due parti dell'industria della Consulenza, la società mandante e i promotori finanziari; non ho bisogno di essere anche azionista per discutere della riforma degli istituti contrattuali. Per la stessa ragione dovrei partecipare e contribuire alla definizione dei piani industriali che mi riguardano direttamente.
Invece se siamo considerati dei dipendenti, pagati a provvigione, basta dirlo e spero che Anasf e la sua dirigenza saprà affrontare anche questa sfida.
Rifletti!!