giovedì 12 febbraio 2015

iSocial...

C'è un comportamento che mi è  difficile capire, l'uso dei Social Network come mezzo di battaglia molto strumentale per la concorrenza. In particolare facebook è diventato un "amplificatore" di notizie, per la maggior parte negative, usate  per minare la credibilità della concorrenza.

Un esempio è quello che si sta "postando" sulle Banche, da Montepaschi alle Banche Popolari. Sono certo che dare risalto a notizie, non tutte veritiere, che appaiono sui diversi media a proposito dei presunti comportamenti di alcune Banche, non serva ai risparmiatori e nemmeno agli operatori bancari, compresi i promotori finanziari.

Le banche italiane  sono state gestite da sempre da un sistema affaristico-politico con l'unico scopo di creare provviste e potere per i più ricchi. 
Tuttavia i clienti delle banche italiane sono tra i più garantiti al mondo per quanto riguarda i loro depositi. E per i loro investimenti/risparmi hanno dalla loro parte la MiFID , che regola i Mercati e gli Intermediari ( Banche e SIM); tutelandoli  con una corretta "profilatura" ( decido il rischio che voglio assumermi) diventando parte attiva nella scelta del servizio offerto.

La scelta di imporre con un decreto legge il passaggio a Società per Azioni di alcune banche popolari serve  a creare le condizione perché "qualcuno" ( chi ha i mezzi finanziari) le possa acquistare. L'operazione, se andrà in porto, ridurrà il numero e l'importanza del sistema creditizio cooperativo per far nascere Banche di maggiore grandezza, nella logica del "too  big too fail"(troppo grande per fallire). Anche in questo caso i clienti non devono temere per i loro risparmi, al contrario dovrebbero temere per i servizi di prossimità con la chiusura di qualche filiale.

Sono convinto dell'importanza dei social per divulgare informazioni corrette in modo da permettere agli 'amici' di poter eventualmente scegliere soluzioni corrette.

È corretto informare i clienti ed i colleghi delle banche "tradizionali', che di tradizionale non c'è più nulla: il modo di operare, il servizio da rendere in filiale, i servizi bancari e finanziari erogabili oggi, sono fuori dalla tradizione bancaria conosciuta.

Il cambiamento avanza inesorabilmente sta a noi cavalcarlo!

Rifletti!












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