martedì 18 luglio 2017

Le cinque strategie?




Lo dice l’ultimo report della società di consulenza americana Hartford Funds citato dal magazine Think Advisor.(qui l'articolo)
In buona sostanza il report sostiene che sarebbe sufficiente adottare cinque strategie per il ricambio generazionale, che sono:

    Risultati immagini per rispetto
  • trattateci con rispetto e non chiamateci millenial ;
  • creare un programma di tutoraggio;
  • garantire la possibilità di carriera;
  • chiarire la mission dell'Azienda.
A mio avviso queste strategie sono presenti , da tempo, in tutte le maggiori Reti di Consulenza Finanziaria italiane. Mi chiedo allora su chi è stata fatta l'indagine. 

Immagine correlataVorrei essere chiaro, non sto mettendo in discussione la validità del report, lo trovo semplicemente incomprensibile per la realtà Italiana. Non aggiunge valore alla discussione, non tocca le vere ragione di questa mancanza di giovani nel settore.

Uno degli aspetti da chiarire ai giovani che si affacciano al settore è indicare loro che andranno a svolgere un'attività imprenditoriale, perché sono imprenditori a tutti gli effetti e non professionisti come spesso si vuol far credere.

La differenza è sostanziale, in quanto per acquisire i clienti, gestirli e assisterli , necessitano di un mandato da un'Intermediario Autorizzato alla Consulenza Finanziaria.
Al Consulente Finanziario, per l'attività di cui sopra, viene riconosciuto un compenso deciso dalla Società Mandante, e derivante dalle commissioni pagate dal cliente. 

Non è possibile per un Consulente Finanziario abilitato all'offerta fuori sede, emettere una "parcella" direttamente al Cliente. 

Il professionista, sia esso avvocato, architetto o commercialista, emette fattura o parcella direttamente al Cliente.
Chiarito quanto sopra, torniamo al ricambio generazionale e a come fare per ottenerlo.

Oggi, tutte le Reti sono orientate al reclutamento di Bancari o Consulenti Finanziari da altre Società di Consulenza creando un mercato distorto e limitato. Distorto perché si cercano persone con masse importanti da trasferire, ingenerando in costoro la sindrome del "superuomo".
Limitato perché la suddetta tipologia di persone ha comunque un'età matura.

La soluzione è a portata di mano, segmentare la rete di Consulenti Finanziari per tipologia di prodotti e servizi, una product governance non solo riferita ai servizi e i prodotti per i Clienti, ma anche per i Consulenti.
I giovani potrebbero inizialmente formarsi e addestrarsi nel settore della Previdenza e dell'Accumulo di Capitale. E successivamente percorrere la strada della gestione dei patrimoni.
Ad oggi gli iscritti all' OCF sotto i 30 anni d'età sono 1.102.

Rifletti!





















martedì 11 luglio 2017

non c'è più la filiale


Bellissimo! 

La più antica banca Italiana MPS si trasforma in una realtà virtuale, grazie all'intelligenza artificiale. In un articolo di Marco Muffato, pubblicato su Bluerating (qui l'articolo).

Ancora una volta se ce ne fosse bisogno, la tecnologia odierna è in grado di sostituire gli umani nelle operazioni semplici e ripetitive.

In questo caso si va oltre, si è addirittura (addirittura dico, ed in questo sono un uomo del mio tempo, che si meraviglia di queste meraviglie) riusciti a costruire una "filiale virtuale che dialogo con un'entità olografica" che aiuta il cliente a districarsi all'interno dello spazio.  
Quello che era considerato "fantascienza" oggi è una realtà e viene applicata ad un settore che nel corso dei secoli è stato di un'immobilità assoluta, la Banca era rappresentata da edifici con architetture "possenti" che incutevano timore e rispetto.

Quella banca non c'è più,  si è passati dall' Home Banking, all'Internet Banking a quest'ultimo progetto di Widiba che l'ha totalmente stravolta.

Ora, per le filiali siamo a posto, e per gli uomini e le donne che opereranno con queste realtà, come siamo messi?
Ci sarà la necessità di "istruire" e "accompagnare" i clienti in questa nuova realtà, chi potrà farlo? 

Di certo il mondo dei bancari sta subendo una profonda trasformazione, dove gli esuberi sono e saranno inevitabili per la maggior parte di loro.

I più appetibili dal mercato, tra loro sono, i Gestori di relazioni con il Cliente chissà se sapranno approfittarne-

Rifletti!

venerdì 7 luglio 2017

per molti, non per tutti!

Viaggio in treno da Milano a Roma, tre ore  per leggere, riflettere. Mi colpisce un articolo di Fabrizio Crespi docente ricercatore di economia degli intermediari finanziari dell'Università di Cagliari, profondo conoscitore del mondo bancario/finanziario. Quanto scrive il Prof. Crespi fa il paio con quanto espresso dal Prof. Monticini sulla necessità di prendere seriamente in considerazione il tema degli esuberi dei bancari.
Il Prof. Monticini suggerisce la "riqualificazione" degli esuberi da destinare ad altri settori,come la moda o la micro meccanica. Il Prof. Crespi affronta da un'altra angolazione il tema considerando che ci saranno  circa 30.000 esuberi entro il 2020. Nella sua analisi
evidenzia la difficoltà che avranno molti bancari nel riciclarsi nella Consulenza Finanziaria. (Qui l'articolo)



È da diversi anni che il mondo bancario è in fase di trasformazione, l'avvento del digitale ha permesso di avere in tasca la propria banca, con gli smartphone ,l'afflusso allo sportello è fortemente diminuito. La chiusura delle filiali è all'interno dei piani industriali di tute le banche.

Che altro deve succedere per prendere la decisione del cambiamento?

Rifletti!



mercoledì 5 luglio 2017

L'avidità



L'avidità, la paura del futuro, la mancanza di prospettiva, condizionano il risparmiatore nelle scelte dei suoi investimenti. Lo sanno bene gli esperti di marketing, ogni comunicazione pubblicitaria è costruita per emozionarci e condurci all'acquisto.


L'avidità assieme alla presunzione di essere un "figo" (furbo?) per alcuni fa premio su tutto il resto, tra questi ci sono Banchieri, Manager, Dirigenti e risparmiatori. L'avidità sommata alla  mancanza di Educazione Finanziaria, è la conseguenza di scelte molto spesso disastrose. Normalmente sono i più deboli che subiscono l'impoverimento, gli altri, coloro che hanno il potere se la cavano sempre abbastanza bene, vedi quanto scrive il Giornale (qui l'articolo).


C'è ancora oggi, chi crede che l'operatore bancario o il Consulente Finanziari, sia in possesso d'informazioni che gli permettano di anticipare i movimenti del mercato, e quindi far guadagnare il proprio cliente sempre! Così non è, ma qualora ci fosse questa possibilità, non sarebbe possibile utilizzarla, in quanto illegale, il reato si chiama Insider Trading. E' possibile invece compravendere titoli avendo a disposizione strumenti e informazioni reperibili da tutti gli operatori del mercato.

Il nostro mondo è sempre più liquido, senza punti fermi, siamo sommersi da informazioni in tempo reale, siamo costantemente collegati alla rete, troppe informazioni uguale a nessuna informazione.
Molto spesso la storia di questi anni ha evidenziato che migliaia di persone hanno acquistato, delle proprie banche di riferimento, prodotti che forse non erano quello che si aspettavano fossero, tuttavia fintanto che  ottenevano alti interessi andava tutto bene, non si preoccupavano del rischio e nemmeno di conoscere perché rendevano più di altri titoli. L'avidità in questo caso li ha guidati. 

Che fare allora? La soluzione è conoscere il mercato finanziario e le sue regole. Regole a tutela di quei risparmiatori, e solo di quelli, che comprendono l'importanza della relazione sincera con il proprio interlocutore.

Rifletti!